Una delle foto inviate da Sandro ritrae una Mercedes AMG parcheggiata nella zona di ricarica a Milano. Sandro ha deciso di raccontare l’esperienza che ha vissuto nella città meneghina. Allo stesso modo, Alessandro ha avuto una storia simile nel bergamasco. Vaielettrico ha risposto alle segnalazioni dei due lettori e invita chiunque a contattarli via mail all’indirizzo info@vaielettrico.it. A Milano, precisamente in piazza Duca d’Aosta, Sandro si è trovato impossibilitato a caricare la sua utilitaria elettrica a causa del parcheggio abusivo di una Nissan e una Mercedes AMG sui posti Be Charge. Nonostante abbia chiamato i vigili per segnalare la situazione, le auto sono rimaste impunite anche dopo diverse ore. Solo nel tardo pomeriggio è riuscito a trovare un posto libero per la ricarica, ma prima che iniziasse si è presentato un signore distinto che aveva parcheggiato la sua Mercedes per sei ore senza alcuna conseguenza. Quando Sandro gli ha fatto notare l’infrazione, l’uomo ha risposto in modo sgarbato e insultante. Inoltre, i vigili municipali si sono dimostrati poco interessati e hanno dichiarato di non avere abbastanza tempo per occuparsi della situazione. Sandro ha concluso il suo racconto criticando l’amministrazione milanese per la mancanza di azioni a tutela dei cittadini. Una foto inviata da Sandro da Almenno San Bartolomeo, in provincia di Bergamo, mostra un’altra situazione di difficoltà nella ricarica delle auto elettriche. Nel centro commerciale La Fornace, sarà impossibile effettuare la ricarica per circa venti giorni. Alessandro ha inviato foto dello stesso problema anche l’anno precedente, dimostrando che la mancanza di soluzioni è dovuta a un evidente menefreghismo da parte dei gestori delle colonnine e della direzione del centro commerciale, nonché del Comune. Nonostante tutto, Alessandro continua a seguire Vaielettrico con piacere. Milano, considerata la “capitale morale” d’Italia per le vendite di auto elettriche, dimostra un preoccupante scarso rispetto nei confronti di chi ha bisogno di ricaricare la propria auto. È risaputo che il problema della sosta selvaggia riguarda non solo gli spazi delle colonnine, ma la Polizia Locale è sovraccarica di chiamate. Tuttavia, ciò che manca è il rispetto per il diritto di rifornire la propria auto, un diritto che non viene mai negato a chiunque debba mettere benzina o gasolio nel serbatoio. Se parcheggiassimo l’auto per ore davanti a una pompa di benzina, sarebbe sicuramente rimossa immediatamente. Nel caso di Almenno, spetta anche al gestore della colonnina segnalare la situazione, a meno che ciò non sia espressamente vietato dal bando di installazione.
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