Salvini rompe gli schemi: accelera sull’asfalto, rallenta sul futuro

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Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha nuovamente sollevato la questione dell’innalzamento dei limiti di velocità sulle autostrade italiane. Secondo Salvini, in alcuni tratti con 4-5 corsie e con un basso tasso di incidentalità, sarebbe possibile superare i tradizionali 130 km/h. Questa proposta va in controtendenza rispetto alle recenti politiche europee che mirano a ridurre i limiti di velocità per contenere i consumi e le emissioni. Allo stesso tempo, il ministro ha ribadito il suo netto no all’addio ai motori termici entro il 2035, definendo questa normativa un non senso e sospettando che vi siano interessi esterni che la sostengono. Secondo Salvini, imporre ai costruttori di auto di investire milioni di euro in ricerca per poi rendere obsoleti i modelli a combustione interna sarebbe dannoso per l’industria italiana ed europea. Il ministro ha anche proposto alcune misure per migliorare la sicurezza stradale, come il divieto di guidare auto di grossa cilindrata per i neo patentati e sanzioni più severe per chi guida ubriaco o utilizza il telefono mentre guida. In conclusione, Salvini si dimostra contrario alle politiche europee riguardo ai limiti di velocità e all’abolizione dei motori termici, evidenziando la sua preoccupazione per il futuro dell’industria automobilistica italiana ed europea.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.