Sfida elettro-energetica: la rivoluzione della ricarica ad ostacoli di Enel X Way

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Enel X Way nel mirino di due automobilisti alle prese con spese impreviste per le ricariche. Tutto sembra in regola contrattualmente, ma ci sono molte “trappole” che complicano la vita dei guidatori di auto elettriche. Invia i tuoi messaggi a info@vaielettrico.it. La difficile navigazione tra tariffe e abbonamenti “Possiedo una Ioniq5 che percorre circa 4.000 km al mese, utilizzando principalmente le colonnine pubbliche. E come si può immaginare, tutti i disagi li sperimento quotidianamente… Colonnine fuori servizio, guasti che indicano la carica completata anche quando la batteria è al 60%, segnalazioni fatte al call center che risponde prontamente ma poi la parte tecnica non risolve i problemi. Insomma, sembra che la gestione di questo sistema non porti grandi profitti alle aziende proprietarie… Ma recentemente mi sono trovato in una situazione spiacevole con il contratto di viaggio di Enel X Way. Oltre al rinnovo automatico del contratto alla scadenza, nonostante l’aumento unilaterale, ho visto addebitato sulla stessa fattura il superamento della soglia… In altre parole, mi hanno addebitato per le ricariche che superavano i 320 kWh previsti nel mio piano, che avevo già pagato anticipatamente. Mi sono stati addebitati altri 100 kWh al massimo del prezzo al consumo, come se fossi un cliente occasionale… Sembra di essere tornati all’era del Far West. Questo mi ha lasciato un po’ perplesso; o voi addebitate il contratto e il superamento soglia con gli importi previsti nel contratto, oppure mi fate pagare il superamento soglia direttamente al momento, in modo da poter decidere se utilizzare Enel X Way o un altro fornitore che offra tariffe più convenienti… Ma non è successo, e il risultato è stato che ho dovuto pagare una fattura di 214 euro, di cui 130 euro erano per l’abbonamento anticipato travel plus e 85 euro per il superamento soglia di 100 kWh. Mi sembra di essere tornato ai tempi in cui non c’era protezione per i consumatori e ognuno agiva come voleva!” – Massimo Vannucci

“Per una ricarica da 1,38 euro, mi è stato chiesto un deposito di 45 euro!” – Daniele Regondi

“Rispondo all’appello di Lorenzo Pagiaro che ho letto con piacere. Quest’estate sono stato vittima della richiesta di un deposito cauzionale di 45 euro da parte di Enel X Way, annullando la mia transazione di ricarica di 1,38 euro nel Comune di Ortona (Chieti). Ho scritto loro una protesta e la loro risposta è stata che dal 1 agosto hanno istituito questa politica. Dopo alcuni giorni, la cifra non è stata restituita sul mio conto. Ho scritto di nuovo e mi hanno detto che la somma verrà rimborsata dopo 21 giorni. Ho detto loro che sono dei ladri se devo lasciare un deposito di 45 euro per 21 giorni per ogni ricarica. Oggi ho annullato i miei contratti di luce e gas con Enel Energia per questo comportamento scorretto. Ho anche segnalato il problema della mancanza di colonnine di ricarica nel territorio di Ortona (CH), con una popolazione di 100.000 abitanti. Mi hanno risposto che non hanno ancora programmi per aumentare l’infrastruttura in quella zona e che rimandano tutto al PNRR. Vedremo tra un anno se la situazione migliorerà o rimarrà la stessa” – Daniele Regondi

“Le due lettere di Massimo e Daniele dimostrano una cosa: l’esasperazione. Gli utenti affrontano già un nuovo servizio, quello della ricarica, che devono ancora padroneggiare. Inoltre, i gestori complicano ancora di più la situazione con trappole pensate appositamente per confondere i guidatori di auto elettriche. È vero che una lettura attenta dei termini contrattuali avrebbe evitato gli inconvenienti incontrati dai nostri due lettori. È previsto infatti che, una volta esaurita la quantità di kWh di un abbonamento mensile, i prelievi aggiuntivi siano fatturati secondo le tariffe standard del Pay per Use. Tuttavia, spetta all’utente monitorare il livello residuo dell’abbonamento, poiché Enel X Way non invia alcuna notifica di superamento della soglia e la cronologia delle ricariche segue il criterio temporale invece delle date di attivazione e scadenza dell’abbonamento. Il rinnovo automatico dovrebbe replicare le caratteristiche dell’ultimo abbonamento sottoscritto, ma non sempre è così: riceviamo segnalazioni di rinnovi con passaggio arbitrario da una capienza all’altra o addirittura di rinnovi richiesti dall’utente con abbonamenti diversi ma non accolti dal gestore. È vero che il servizio di assistenza telefonica di Enel X Way è tempestivo e disponibile, ma non basta una segnalazione telefonica per correggere eventuali errori: è necessario avviare una pratica numerata, che richiede due o tre passaggi e non dura meno di un mese per ottenere il rimborso. Enel X Way è veloce, ma la logistica? Per quanto riguarda il deposito cauzionale di 45 euro per ogni ricarica occasionale, indipendentemente dall’importo effettivo, è stato introdotto con gli ultimi aggiornamenti contrattuali comunicati da Enel X Way il mese scorso. Tuttavia, è inaccettabile che il rimborso avvenga solo dopo 21 giorni, considerando che nei normali autolavaggi self-service il deposito viene restituito immediatamente dopo il rifornimento. Questo dimostra l’inadeguatezza del sistema ICT di Enel, incapace di comunicare con il sistema bancario in tempo reale. E non parliamo poi dell’applicazione, lenta, complicata e poco intuitiva nonostante i frequenti aggiornamenti. Insomma, Enel X Way sembra un po’ l’esercito napoleonico in Russia: grande slancio nella conquista dei territori (con l’installazione di migliaia di nuove colonnine ogni anno) ma grandi inefficienze nella logistica di supporto, dalla affidabilità delle infrastrutture al servizio nei confronti dei clienti. E tutti sappiamo come è finita la campagna di Russia. Ultima annotazione: non si può attribuire ai gestori della ricarica la scarsa copertura di alcune zone del Paese. I bandi per l’installazione di colonnine pubbliche sono di competenza dei Comuni, e non tutti i Comuni sono sensibili a questa problematica e pronti a intervenire” – Risposta del redattore.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.