Lo scorso dicembre, Elon Musk ha condiviso l’architettura a 48 V del Tesla Cybertruck con i concorrenti, inviando il progetto al CEO di Ford Jim Farley. Ma quanto è innovativa questa architettura a 48 V?
La maggior parte delle auto attualmente in circolazione utilizza architetture a 12 V, che alimentano l’intera strumentazione elettrica della vettura. Secondo Tesla, l’architettura a 48 V del Cybertruck è più potente e snella rispetto alle tradizionali a 12 V, e Musk ha deciso di condividerla con i concorrenti per accelerare la transizione a questa tecnologia. Tuttavia, alcuni esperti ritengono che l’introduzione dei 48 V comporterebbe sforzi e costi eccessivi senza un reale beneficio.
Sam Abuelsamid, analista di Guidehouse Insights, afferma che aumentare il voltaggio delle auto è costoso e che i produttori potrebbero migliorare l’efficienza in altri modi. Secondo Abuelsamid, i 48 V potrebbero ridurre la quantità e lo spessore dei cavi a bordo, ma non giustificherebbero il passaggio completo alla nuova architettura. Alcuni componenti dei veicoli, come i sensori e i radar perimetrali, funzionano a 5 V e 12 V, mentre le batterie dei veicoli elettrici operano già a 400 o 800 V, rendendo superfluo l’utilizzo dei 48 V.
Nonostante l’entusiasmo di Musk per l’architettura a 48 V, sembra che non tutti i componenti del Cybertruck funzionino a questo voltaggio, rendendo discutibile l’effettiva utilità di questa tecnologia.
Così, la domanda rimane: i 48 V sono davvero una rivoluzione o semplicemente una mossa di marketing?
