Tesla è il leader indiscusso nel metodo del “gigacasting” e sembra non voler rallentare, anzi, sta addirittura accelerando. Secondo fonti anonime che hanno parlato con Reuters, l’azienda americana avrebbe compiuto progressi significativi nel suo processo di stampaggio, tanto da essere in grado di realizzare l’intero sottoscocca di un’auto in un unico stampo. Questo rappresenterebbe una svolta nel modo in cui Tesla costruisce i veicoli elettrici, permettendo di ridurre drasticamente i costi di produzione.
L’obiettivo di Elon Musk, CEO di Tesla, è ridurre i costi e aumentare i profitti, e questa nuova tecnologia potrebbe essere la chiave per raggiungere questo traguardo. La strategia di produzione “unboxed” di Tesla, annunciata da Musk nel marzo scorso, prevede di costruire milioni di veicoli elettrici più economici nei prossimi dieci anni, rimanendo comunque redditizia. La capacità di stampare componenti di grandi dimensioni ridurrebbe i tempi di sviluppo di un’auto, consentendo a Tesla di realizzarne una completamente nuova in soli 18-24 mesi, rispetto ai 3-4 anni dei suoi concorrenti.
Uno dei punti focali di questa innovazione è la creazione di uno stampo per l’intera scocca dell’auto, che richiederebbe macchine di stampaggio ancora più grandi delle attuali Giga Press utilizzate da Tesla. Inoltre, si sta cercando di integrare i sottotelai dedicati ai cavi e alle componenti accessorie direttamente nella scocca, al fine di risparmiare tempo, spazio e denaro.
Per raggiungere questo livello di innovazione, Tesla ha collaborato con esperti provenienti da diversi paesi, tra cui Regno Unito, Germania, Giappone e Stati Uniti, che lavorano nel campo della stampa 3D e della produzione di stampi con sabbia industriale.
La futura Tesla Model 2, insieme al robotaxi, potrebbe essere uno dei primi modelli a beneficiare di questa tecnologia, grazie alle loro dimensioni più ridotte e agli sbalzi minori. L’obiettivo è quello di creare un’unica scocca che racchiude una “barca” per le batterie, con piccole appendici alle estremità. Questo rappresenterebbe un passo avanti significativo per l’industria automobilistica e un ulteriore trampolino di lancio per Tesla nel suo cammino verso la produzione di veicoli elettrici sempre più efficienti e accessibili.
