Tesla versus Ladri di Dati: La Caccia ai Trafugatori di Informazioni Segrete da 75.000 Clienti

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La sensibilità nella protezione dei dati degli utenti è un argomento di grande importanza per Tesla. Dopo l’accaduto delle chat dei dipendenti, l’azienda ha recentemente intrapreso un’azione legale contro due ex dipendenti, accusandoli di aver commesso una violazione dei dati che ha coinvolto oltre 75.000 persone a causa delle loro azioni scorrette all’interno dell’azienda.

La scoperta di questa violazione è avvenuta il 10 maggio, grazie alla segnalazione del giornale tedesco Handelsblatt. Tale segnalazione dimostrava che Tesla non aveva adeguatamente protetto le informazioni dei clienti, dei dipendenti e dei partner commerciali. In una lettera datata 18 agosto, inviata alle persone coinvolte insieme alla notifica ufficiale della violazione dei dati, Tesla ha dichiarato che è stato un mezzo di comunicazione straniero (il suddetto giornale) a informarli il 10 maggio 2023 di aver ottenuto informazioni riservate su Tesla.

“L’indagine ha rivelato che due ex dipendenti di Tesla si sono appropriati indebitamente delle informazioni in violazione delle politiche di sicurezza IT e di protezione dei dati di Tesla e le hanno condivise con i media”, ha spiegato Tesla nella lettera inviata alle persone coinvolte.

Tesla ha quindi citato in giudizio i due ex dipendenti senza specificare la giurisdizione in cui è stata presentata la causa. Secondo quanto riportato nella lettera, le azioni legali hanno portato al sequestro dei dispositivi elettronici dei dipendenti che presumibilmente contenevano informazioni riservate dell’azienda.

Inoltre, Tesla ha ottenuto ordini giudiziari per vietare agli ex dipendenti di utilizzare, accedere o divulgare ulteriormente i dati, con conseguenze legali. In collaborazione con le autorità e con esperti forensi esterni, Tesla ha dichiarato che continuerà a intraprendere azioni adeguate, se necessario.

I documenti trapelati, noti come “Tesla Files”, contenevano informazioni altamente sensibili, tra cui più di 100.000 nomi di attuali ed ex dipendenti, il numero di previdenza sociale del CEO di Tesla Elon Musk, indirizzi email personali, numeri di telefono, stipendi dei dipendenti e dettagli riservati sulla produzione (tra cui i compensi dell’ex CFO, che superano addirittura il salario di Mbappè).

Tesla ha rassicurato le persone coinvolte sottolineando che non esistono prove di un utilizzo improprio dei dati che possa causare danni. Tuttavia, l’azienda ha offerto un servizio di monitoraggio del credito e prevenzione dell’identità per un periodo di 12 mesi a tutti coloro che sono stati colpiti dalla violazione dei dati.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.