Un mix letale di potenza e comfort: la Tesla Model 3 “Plaid” stravolge i concetti di sportività con i suoi sedili innovativi

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La famiglia della recentemente aggiornata Tesla Model 3 non è ancora al completo. Infatti, manca ancora la versione più potente e performante, precedentemente chiamata Performance ma che potrebbe ora essere chiamata Plaid, seguendo l’esempio di Model S e Model X. Mentre si attende il lancio ufficiale della nuova variante sportiva della berlina elettrica, emergono nuove e interessanti informazioni sulla vettura. Si dice infatti che questa versione avrà sedili anteriori dal design molto più sportivo. All’interno del software rinnovato della Model 3 è stata scoperta una versione “Sport” che anticipa l’arrivo della variante più performante del modello. Ma la cosa davvero interessante è che, per la prima volta nella storia di Tesla, la versione sportiva di un modello avrà anche elementi dedicati agli interni.
Si tratta di sedili anteriori appositamente disegnati, pensati per conferire un aspetto più sportivo all’abitacolo e per offrire un migliore sostegno al corpo, dati i suoi elevati livelli di prestazioni. I nuovi sedili avranno una struttura con poggiatesta incorporato e fianchetti più pronunciati per garantire un maggiore supporto, soprattutto nella zona lombare e delle spalle.
Fino ad ora, nessuna delle varianti ad alte prestazioni dei modelli Tesla ha mai offerto personalizzazioni specifiche agli interni, nemmeno le potenti Model S e Model X Plaid. Quindi, questa è una novità assoluta, che sicuramente conferirà un tocco di carattere in più alle versioni sportive disponibili. Ora bisogna solo capire se questi nuovi sedili saranno inclusi di serie sulla nuova Model 3 Plaid (o Performance) o se saranno offerti solo come optional.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.