Le reti di ricarica stanno attraversando una crisi economica, come segnalato dai leader del settore ChargePoint e Blink Charging. Queste due importanti aziende negli Stati Uniti si trovano in difficoltà a causa della presenza di molte colonnine di ricarica in località poco frequentate dagli automobilisti. L’affrettata costruzione di una rete capillare ha portato a installare colonnine anche in luoghi poco strategici, risultando in un utilizzo limitato delle stesse. Inoltre, molte stazioni di prima generazione sono già obsolete, in un mercato in cui Tesla continua a innovare i suoi caricatori. Di conseguenza, ChargePoint e Blink Charging devono continuare a investire ingenti somme di denaro, nonostante i ricavi siano molto al di sotto delle aspettative. In un’intervista al sito specializzato Automotive News, il CEO di Blink Charging, Brendan Jones, ha ammesso che sono stati commessi errori nella scelta delle location delle stazioni di ricarica e che ora stanno lavorando per migliorarne la qualità e aumentare la redditività. Tuttavia, i numeri finanziari raccontano una storia diversa: entrambe le società hanno una liquidità sufficiente solo per un altro anno scarso. Le perdite operative sono state il principale fattore che ha contribuito all’aumento del consumo di cassa di ChargePoint, come affermato dal direttore finanziario, Rex Jackson. Anche Blink Charging ha investito una somma considerevole quest’anno e la sua liquidità si è ridotta a 75 milioni di dollari, sufficienti per sostenere altre sette mesi di attività. Questo scenario può mettere in allarme anche il settore delle reti di ricarica in Europa, in cui alcune aziende potrebbero aver installato colonnine senza valutare attentamente le location. In conclusione, la crisi delle reti di ricarica è una realtà che richiede un’attenzione particolare da parte delle aziende del settore.
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