Il regolatore britannico della pubblicità, l’Advertising Standards Agency (ASA), ha fermato le campagne pubblicitarie delle marche automobilistiche Toyota e Hyundai. Le affermazioni riguardanti i tempi di ricarica sono state giudicate esagerate. In particolare, l’ASA ha ricevuto reclami da parte di automobilisti che lamentavano tempi di sosta più lunghi di quelli pubblicizzati e una minore disponibilità di stazioni di ricarica ad alta potenza rispetto a quanto annunciato. Entrambe le aziende hanno dovuto interrompere la pubblicazione dei loro annunci.
Toyota ha lanciato una campagna sul web per il suo SUV elettrico bZ4X, affermando che il veicolo può essere caricato fino all’80% in circa 30 minuti con una colonnina DC da 150 kW. Assicurava anche la facilità nel trovare punti di ricarica rapida nei luoghi pubblici, soprattutto nelle zone dove i clienti ne hanno più bisogno.
Anche Hyundai ha realizzato una campagna pubblicitaria simile utilizzando i giocatori del Chelsea come testimonial. In un grande display digitale installato a Piccadilly Circus, Londra, veniva spiegato che la Ioniq 5 può passare dal 10 all’80% di carica in 18 minuti su una colonnina HPC da 350 kW. Tuttavia, l’ASA ha evidenziato che queste prestazioni sono legate a condizioni ideali e che molti fattori possono influenzare i tempi effettivi di ricarica, come l’età dell’auto, le condizioni della batteria e la temperatura.
L’ASA ha concluso che entrambe le aziende hanno omesso informazioni critiche riguardo ai fattori che possono influenzare significativamente i tempi di ricarica pubblicizzati e le limitazioni sulla disponibilità delle stazioni di ricarica rapida. Di conseguenza, le affermazioni sono state ritenute fuorvianti.
Questa decisione dell’ASA mette in evidenza l’importanza di fornire informazioni accurate e realistiche riguardo alle prestazioni dei veicoli elettrici, evitando di creare false aspettative tra i consumatori.
