Nel territorio del Veneto si è verificato un nuovo atto vandalico, simile a quello associato a Fleximan, che ha suscitato grande interesse e curiosità. L’episodio ha coinvolto l’abbattimento intenzionale di cinque cartelli stradali che segnalavano il limite di velocità a 30 chilometri all’ora, verificatosi a Cappella Maggiore, nella provincia di Treviso, intorno alle 22 di giovedì scorso.
Le testimonianze dei residenti e i segni degli pneumatici vicino ai cartelli danneggiati hanno contribuito a far luce sull’accaduto, portando la sindaca Mariarosa Barazza a dichiarare la sua intenzione di presentare denuncia e ripristinare personalmente i segnali danneggiati.
Il motivo di tale gesto fuori dalle regole è legato all’opposizione dei residenti all’ordinanza del Comune, che ha istituito un limite di velocità a 30 km/h su una strada stretta e tortuosa per garantire la sicurezza dei pedoni e degli abitanti. Questa decisione ha provocato un acceso dibattito sui social network, dividendo l’opinione pubblica e suscitando commenti contrastanti.
Non bisogna però dimenticare che il procuratore di Treviso, Marco Martani, ha sottolineato la necessità di fare attenzione a cosa si scrive sui social network, poiché un’incitazione eccessiva a gesti simili potrebbe costituire un reato, come è stato ribadito anche da esponenti politici di rilievo.