Recentemente è stata presentata da Chery, un importante produttore automobilistico cinese, una nuova vettura definita come “la più aerodinamica al mondo”, con un coefficiente di resistenza aerodinamica di soli 0,168, il più basso mai registrato. Sorprendentemente, il design di questo veicolo sembra essere stato ispirato dalla forma di un tonno.
La casa automobilistica cinese ha sviluppato quest’auto elettrica sfruttando simulazioni basate sull’intelligenza artificiale e ha effettuato oltre 2.000 ottimizzazioni. La riduzione della resistenza all’aria è un elemento cruciale per i veicoli elettrici, in quanto influisce direttamente sul consumo energetico e sull’autonomia. Alcuni produttori, come ad esempio Volkswagen con il suo modello ID.7, si sono concentrati su particolari come un fondo chiuso, minigonne laterali svasate e ruote ottimizzate per migliorare l’autonomia dei veicoli elettrici.
È interessante notare che Chery non è l’unico costruttore cinese a puntare sull’aerodinamica dei propri veicoli. Attualmente, la BYD Yangwang U6 vanta il titolo di vettura di serie più aerodinamica al mondo, con un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,195, superando di fatto persino la Mercedes EQS. Se Chery riuscirà a produrre effettivamente il suo nuovo modello, potrebbe facilmente conquistare nuovamente il record mondiale.
Chery è già un nome di rilievo nell’industria automobilistica cinese, con numerose vendite significative. Nel solo mese di settembre ha conseguito ben 190.080 vendite, registrando il terzo mese consecutivo con oltre 150.000 unità vendute. Per poter far fronte alla forte concorrenza presente sul mercato cinese, Chery ha annunciato ambiziosi piani per il lancio di 15 nuovi modelli completamente elettrici nei prossimi due anni, e questo prototipo aerodinamico potrebbe sicuramente far parte di questa futura gamma di veicoli.
In termini di competitività, i produttori automobilistici cinesi vantano un notevole vantaggio rispetto ai marchi europei. Sebbene la maggior parte dei veicoli cinesi sia destinata esclusivamente al mercato interno e le infrastrutture tecnologiche non siano ancora all’altezza di brand più prestigiosi come Volkswagen o Tesla, è interessante notare che i prezzi delle auto elettriche orientali sono solo la metà rispetto a quelle commercializzate in Europa.
