Auto e multe: perché talvolta conviene lasciar perdere la contestazione

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Ecco perché quando si riceve una multa teoricamente contestabile, non è sempre una soluzione conveniente fare ricorso. Tutte le spiegazioni del caso.

Uno dei peggiori incubi per un automobilista o motociclista è ricevere a casa l’avviso di una multa stradale. Si tratta di una sanzione pecuniaria, dipendente dal tipo di infrazione contestata, che ovviamente danneggia il portafogli del guidatore distratto, ma soprattutto potrebbe causare una perdita di denaro inaspettata.

Se la maggior parte delle sanzioni sono inevitabili e giuste, almeno secondo il Codice della Strada, esistono anche multe ampiamente contestabili. Errori di forma, verbali compilati in modo errato dagli agenti della stradale, dettagli che potrebbero influire sull’ammontare della sanzione. Ci sono vari motivi per cui un cittadino può presentare un ricorso contro una multa ricevuta.

Tuttavia, non è sempre utile o corretto, dal punto di vista del cittadino, fare tale ricorso. Ci sono situazioni in cui il procedimento ufficiale per la contestazione di una sanzione stradale potrebbe nascondere delle insidie e peggiorare la situazione, soprattutto per motivi economici.

Quando si desidera contestare una multa, è importante ricordare che ogni automobilista può farlo prima di pagarla, mentre successivamente non è più possibile perché la sanzione viene considerata saldata e risolta. La procedura di ricorso richiede l’interazione con il giudice di pace o il prefetto competente nel luogo in cui si è verificata la presunta violazione. Affrontare questa procedura senza un avvocato o un professionista esperto potrebbe portare a situazioni poco chiare e ancora peggiori.

Il cosiddetto ‘ricorso multa auto’ in appello è una procedura che richiede l’assistenza di un legale. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei rischi associati a questa procedura legale: se il ricorso non viene accolto, si potrebbe dover sostenere le spese legali non solo del proprio avvocato, ma anche di quello dell’altra parte, ovvero l’ente pubblico o il Comune di riferimento.

Per questioni numeriche ed economiche, è consigliabile prendere in considerazione l’appello solo per multe superiori ai 200 euro che hanno comportato la perdita di punti patente o la sospensione stessa. In alcuni casi, le spese legali potrebbero superare l’importo della multa stessa.

La procedura di ricorso multa auto comporta dei costi e delle procedure complesse, oltre a rispettare delle tempistiche precise. L’importo della tassa varia in base all’ammontare della sanzione originale: fino a 1.100 euro si paga una tassa di 43 euro, tra 1.101 e 5.200 euro si paga una tassa di 98 euro, mentre oltre 5.200 euro la tassa ammonta a 237 euro.

Nel caso di un ricorso in secondo appello, se viene respinta la richiesta iniziale, i costi aumentano almeno del 20%. Alla luce di tutti questi dati e del rischio di dover coprire le spese legali di entrambe le parti coinvolte, è fondamentale valutare attentamente la situazione prima di avviare la procedura di contestazione al giudice.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.