L’industria dell’Automotive sta affrontando una grave crisi negli ultimi anni. Un settore molto amato si trova in una situazione senza via d’uscita. Il mercato delle automobili sta vivendo una fase di crisi senza precedenti. Alcuni segmenti in particolare soffrono di scarsa interesse da parte dei nuovi automobilisti, che preferiscono vetture compatte come utilitarie di segmento A o B, oppure SUV. Questo è il periodo dei SUV che, dopo aver avuto grande successo negli Stati Uniti, sono diventati popolari anche in altri paesi. Questa tendenza ha portato alla riduzione dello spazio interno, mettendo i monovolume in secondo, se non terzo o quarto piano. Negli anni ’90, i monovolume erano protagonisti dell’industria automobilistica europea e americana, raggiungendo l’apice della popolarità. Tuttavia, oggi stanno attraversando una profonda crisi.
Alcune case automobilistiche cercano di rianimare il settore dei monovolume. Ad esempio, la Volvo, facente parte del gruppo Geely, ha puntato sull’elettrico con il nuovo modello EM90. Inoltre, i monovolume stanno riscuotendo successo in Cina, come dimostrano i dati dell’Associazione delle Case Automobilistiche della Cina. Tuttavia, in Italia, a causa delle diverse strade, c’è una richiesta di vetture di dimensioni diverse, il che ha portato alla crisi dei monovolume anno dopo anno. Modelli come la Renault Espace erano apprezzati per la loro spaziosità, ma ora è difficile trovarli in giro.
Anche in passato, l’Italia aveva vetture progettate per ospitare numerosi passeggeri, come la FIAT 600 Multipla del 1956 che offriva sei posti su tre file. Negli anni ’90, quasi tutte le case automobilistiche avevano un modello di monovolume nel loro listino. Oggi, però, i monovolume sono considerati un’emergenza in Europa e negli Stati Uniti, mentre in Asia il mercato è in crescita con Hyundai e Nissan in prima fila.
In sintesi, il mercato dei monovolume è in crescita solo in Asia, mentre in Europa sembra difficile competere con la popolarità dei SUV.
