Secondo quanto riportato, la quotazione dei costruttori europei di auto a mostrato tutta la sua preoccupazione in merito a quelli che potrebbero essere i piani dell’Unione Europea in merito alla realizzazione delle colonnine per la ricarica delle auto elettriche e dei mezzi Fuel Cell.
ACEA parla infatti degli obiettivi presenti all’interno del documento come poco ambiziosi. Alcuni paesi europei infatti hanno intenzione di indebolire quelli che sono gli obiettivi invece di rafforzarli per raggiungere step sempre più alti.
“Indipendentemente dal fatto che si tratti di automobili, furgoni o camion, i futuri obiettivi di CO2 possono essere raggiunti solo se accompagnati da obiettivi altrettanto ambiziosi e obbligatori che indicano a ciascuno dei 27 Stati membri dell’UE quanti punti di ricarica elettrica e stazioni di rifornimento di idrogeno devono costruire.”
È stato inoltre messo in evidenza tutto il tempo che è stato perso fino a questo momento oltre che il parziale fallimento del piano che precedeva l’AFIR. Infine è stato lanciato un appello proprio al parlamento e alle commissioni europee affinché vengano presi provvedimenti per la realizzazione del Fit for 55.
“Già entro il 2025, in Europa dovranno essere in funzione almeno 40.000 camion elettrici a batteria, ed entro il 2030 vedremo sulle nostre strade ben oltre 300.000 camion a emissioni zero, sia elettrici a batteria sia a celle a combustibile.“