Indubbiamente, riparare un’auto richiede ora in media circa il 20% in più rispetto a soli dodici mesi fa. Secondo un recente studio condotto nel Regno Unito, i costi delle riparazioni sono aumentati sei volte di più rispetto all’aumento generale del 3% dei beni di consumo, tenendo conto dell’inflazione media.
Ciò è dovuto a molteplici fattori, tra cui la crescente complessità delle automobili moderne. Le vetture attuali sono equipaggiate con una vasta gamma di tecnologie e componenti avanzati, come sensori integrati nei paraurti e nelle griglie, che non erano presenti nelle auto più vecchie. Tutti questi dispositivi rendono le riparazioni più costose, poiché richiedono la competenza di tecnici altamente specializzati (che, naturalmente, richiedono un compenso più elevato). Un esempio evidente di ciò è rappresentato dal caso della Tesla Model 3, con costi di riparazione superiori al valore stesso dell’auto.
Un altro fattore da considerare è la scarsità di alcune parti e materiali essenziali. Durante la pandemia, la catena di approvvigionamento globale è stata colpita duramente, determinando una riduzione dell’offerta di pezzi di ricambio per le riparazioni. Questa scarsità ha ulteriormente contribuito all’aumento dei prezzi delle parti di ricambio.
Nonostante in Italia sia stato stabilito che anche i danni che superano il valore dei veicoli possono essere riparati, purtroppo sembra che questa tendenza al rialzo continuerà nel prossimo futuro. Gli automobilisti devono quindi essere consapevoli di questa situazione e tenere in considerazione questi costi quando pianificano la manutenzione e le riparazioni dei loro veicoli.
