Il fascino contrastante della Repubblica Dominicana: Esplorando i volti di bene e male in tre giorni

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Tre giorni in DR 1.0: Un lettore pugliese, Luca, ha avuto l’opportunità di mettere alla prova la piccola EV prodotta nel Molise. Luca racconta cosa gli è piaciuto e cosa meno del veicolo.

Luca, un pendolare che percorre circa 80 km al giorno per 5 giorni alla settimana, sta valutando di passare all’auto elettrica per il suo tragitto quotidiano casa-lavoro. Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico e di una wallbox a casa, l’opzione dell’auto elettrica sembra la più conveniente per lui.

La concessionaria Totorizzo di Molfetta (Ba) ha gentilmente concesso a Luca di provare la DR 1.0, un modello lanciato qualche mese fa ma che sembra essere scomparso dal mercato. In soli 3.20 metri, l’auto offre 4 posti (meglio se i due passeggeri posteriori non sono troppo alti) e un bagagliaio che può aumentare fino a 630 litri con i sedili posteriori abbattuti. La batteria da 31 kWh e il motore da 61 cavalli promettono un’autonomia fino a 294 km. L’auto è ben progettata, con finiture di qualità, cerchi in lega da 15 pollici e interni curati che ricordano molto la Toyota Iq. Dal punto di vista estetico, risulta accattivante e senza concorrenti dirette: la Smart è a 2 posti e con un’autonomia molto inferiore, la Spring è più grande e la Volkswagen e-up non è più in produzione.

All’interno, l’auto è dotata di uno schermo da 9.7 pollici con Radio Dab, Android Auto e tutti i controlli necessari per monitorare i parametri, dal climatizzatore alla batteria.

La DR 1.0 si comporta bene su strada, accelerando facilmente (forse anche troppo in modalità Sport in città), mantenendo la stabilità anche a 110 km/h in tangenziale e offrendo una buona ripresa. Nonostante sia una piccola cittadina, non mostra alcun affanno nemmeno su percorsi extraurbani. L’assetto dell’auto è ben studiato, abbastanza rigido da garantire una buona tenuta di strada, anche se forse un po’ secco nella risposta sui dossi e i rallentatori cittadini. Lo sterzo è leggero, molto reattivo e richiede un po’ di abitudine, anche se su strada potrebbe risentire del vento laterale, come accade a tutte le piccole auto, soprattutto se sono alte. La frenata è ottima, anche se, con la rigenerazione impostata al massimo su uno dei 7 livelli disponibili, il pedale del freno viene azionato solo in casi di emergenza. La batteria da 31 kWh può essere caricata in corrente continua (veloce) a 40 kW e in corrente alternata a 6.6 kW, che è più che sufficiente per non causare ansia. Inoltre, i consumi dichiarati (tra gli 11 e i 15.5 kWh per 100 km) si sono rivelati veritieri.

In conclusione, Luca afferma di essersi trovato molto bene durante i tre giorni di prova. L’auto è meravigliosa in città e non si spaventa di percorrere la tangenziale. Tuttavia, la vera nota dolente, comune a tutto il settore delle auto elettriche, è il prezzo. La DR 1.0 parte da 26.900 euro più IPT e costi di immatricolazione, ma è possibile abbassarlo a 19.900 euro grazie a un incentivo per la rottamazione (-5000 euro) e uno sconto della casa (-2000 euro). Secondo Luca, forse ci sono 5.000 euro di troppo nel prezzo. Se avesse potuto usufruire degli incentivi del 2021, avrebbe potuto acquistarla a soli 15.000 euro e molte altre persone avrebbero fatto lo stesso. Purtroppo, al momento non sembra possibile noleggiarla a lungo termine (NLT) come è possibile fare con la Smart, altrimenti Luca non ci avrebbe pensato due volte.

Luca Di Pierro spiega infine che l’auto elettrica è fantastica, ma sono ancora in pochi a saperlo. Lancia un appello ai costruttori affinché favoriscano la diffusione di questi veicoli.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.