Il segreto delle energie rinnovabili: le materie prime dietro la costruzione di pale eoliche e pannelli solari

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Quando si parla di veicoli elettrici, spesso ci si interroga sulle risorse necessarie per sostenerne l’uso diffuso. Oggi, con l’aumento delle energie rinnovabili che superano le fonti fossili in molte parti del mondo, ci si chiede: di cosa si ha bisogno per costruire una turbina eolica? E per i pannelli solari? Il vento e il sole sono inesauribili, ma i materiali necessari per sfruttarli sono limitati. E non mancano le sorprese: sono necessari materiali comuni, ma anche terre rare e metalli preziosi. Un nuovo studio del National Renewable Energy Laboratory (NREL) ci aiuta a fare chiarezza su questa questione.

I ricercatori americani hanno creato un database chiamato Renewable Energy Materials Properties Database (REMPD), che analizza le quantità di materie prime richieste dalle aziende che producono energia eolica o solare. Lo studio valuta la domanda di materiali necessari per generare un megawatt di energia. Annika Eberle, la principale autrice del rapporto, ha affermato: “Il REMPD è un lavoro unico nel suo genere. Ci aiuta a comprendere a fondo il fabbisogno di materie prime e le effettive quantità disponibili. In questo modo possiamo individuare possibili problemi di approvvigionamento e intervenire tempestivamente per evitarli”.

Il REMPD non può prevedere come evolveranno le catene di approvvigionamento, ma fornisce informazioni riguardo ai materiali necessari per le turbine eoliche e i pannelli solari di prossima generazione. Questi dati ci danno un’idea di come potrebbe evolversi il mercato, tenendo conto degli obiettivi fissati dall’amministrazione Biden per il 2035 e il 2050.

Parlando delle turbine eoliche, si è visto come una delle parti più richieste sia il mozzo e la base. Attualmente negli Stati Uniti vengono utilizzati circa 5.000 mozzi di ghisa all’anno, ma questo numero potrebbe salire a 12.000 o addirittura a 20.000. Al momento, la maggior parte di questi mozzi è importata, ma sembra necessario iniziare a produrli internamente. La richiesta di fibra di carbonio per rinforzare le pale sta aumentando, così come la necessità di materiali come neodimio, disprosio e praseodimio, che vengono utilizzati nei generatori e sono anche presenti nei telefoni cellulari, nei computer e nelle auto. Un aumento della domanda potrebbe mettere l’industria eolica in competizione con settori più sviluppati. Inoltre, per molti di questi materiali, la domanda potrebbe superare l’offerta reale già entro il 2030.

Per quanto riguarda i pannelli solari, la situazione è simile. Si prevede un aumento del 10% della domanda in questi settori delle energie rinnovabili nei prossimi anni, e considerando che molte altre industrie richiedono le stesse materie prime, si rischia di destabilizzare un equilibrio già precario. Tuttavia, i ricercatori hanno individuato alcune possibili soluzioni. Queste includono l’aumento della produzione interna, la diversificazione dei metodi di produzione di energia rinnovabile, la riduzione della dipendenza da alcuni materiali trovando alternative e lo sviluppo di nuove tecnologie.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.