La storia dietro il motore ‘monstre’ a 18 cilindri di Volkswagen

0
77

Negli anni ’90, l’industria automobilistica era in piena sperimentazione, con modelli come Clio Williams, Saxo VTS e 106 Rallye che circolavano tra i giovani. In questo periodo, Volkswagen decise di realizzare un motore a 18 cilindri, noto come W18, che fu montato sulla concept car Bugatti EB118 del 1998.

Questo propulsore innovativo aveva 3 bancate, ciascuna con 6 cilindri, simili ai motori aeronautici, e era un’impresa audace considerando che i motori a 18 cilindri erano normalmente utilizzati su aerei e navi. Il W18 venne poi installato anche sulla EB218 e fu in seguito utilizzato nella Veyron e nella Chiron.

Con una potenza di 550 cavalli, il W18 garantiva prestazioni incredibili, consentendo alla Chiron di raggiungere i 97 km/h in soli 3,9 secondi, con una velocità di punta di circa 335 km/h. Nonostante questi numeri possano sembrare comuni oggi, bisogna considerare che si trattava di una tecnologia rivoluzionaria ben 25 anni fa.

Tuttavia, nonostante le prestazioni straordinarie, il W18 presentava problemi di raffreddamento e un peso eccessivo, portando a costi insostenibili. Così, Volkswagen optò per un quadturbo da 8.0 litri V16 montato sulla Veyron nel 2005, abbandonando l’ambizioso progetto del W18.

Articolo precedenteLa svolta elettrica: Nissan si prepara a sfidare Toyota nel mercato dell’auto elettrica
Prossimo articoloEsplora nuovi tragitti con le bici elettriche E-GRVL: la libertà di pedalare ovunque
Avatar
Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.