Max Verstappen sotto accusa: il conto salato che potrebbe avere conseguenze drammatiche per il suo Paese

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In pista, Max Verstappen è proiettato verso un nuovo titolo di campione, ma fuori dalla pista cominciano a sorgere dei problemi per il pilota olandese. Proprio dall’Olanda arriva un’accusa pesante nei suoi confronti.

A soli 25 anni, Max Verstappen ha già fatto la storia della Formula 1 ed è considerato uno dei piloti più forti mai visti nel Circus. Le sue prestazioni straordinarie lo hanno portato a essere paragonato a Michael Schumacher e Ayrton Senna, due leggende del motorsport. Sin dal suo esordio era evidente che si trattava di un pilota fuori dal comune e nel corso degli anni ha confermato le aspettative.

La Red Bull ha capito l’importanza di Verstappen e lo ha blindato con un contratto milionario che lo lega al team fino al 2028. Questo contratto lungo e costoso dimostra che la squadra anglo-austriaca ha riconosciuto il suo talento straordinario.

Nonostante la giovane età, Verstappen è già uno dei piloti più pagati nel paddock, con guadagni che si avvicinano ai 60 milioni di dollari. Questi guadagni provengono non solo dal contratto con il team di Formula 1, ma anche da sponsorizzazioni, attività di marketing e altre fonti di reddito. Secondo Forbes, è tra i 25enni più ricchi del mondo nel campo sportivo, superato solo da Kylian Mbappè e Kyler Murray.

Tuttavia, l’aumento dei suoi guadagni ha attirato l’attenzione delle autorità fiscali. Inizialmente, è stato un post su Linkedin di Rutger Bregman a sollevare il sospetto che Verstappen eludesse le tasse nei Paesi Bassi, il suo Paese d’origine. Recentemente, sono intervenuti anche due economisti, Wouter Leenders e Vinzenz Ziesemer, che hanno scritto un articolo su De Volkskrant mettendo nero su bianco le richieste fiscali a Verstappen.

Secondo i calcoli di queste fonti, Verstappen dovrebbe pagare al governo olandese 213.781.000 dollari (o 200 milioni di euro) di tasse. Attualmente, Verstappen risiede a Monaco e, grazie alla sua residenza, non paga imposte dal compimento dei 18 anni. Se fosse rimasto nei Paesi Bassi, avrebbe dovuto pagare un’aliquota fiscale del 49,5%. Gli economisti sottolineano inoltre che Verstappen, nonostante abbia reso orgogliosi i Paesi Bassi, non ha contribuito in modo significativo al sistema fiscale olandese.

In seguito alla pubblicazione dell’articolo su De Volkskrant, Verstappen ha ricevuto diverse critiche nel suo Paese. Il suo manager, Raymond Vermeulen, ha smentito le accuse dichiarando che Verstappen paga le tasse sulle sue prestazioni sportive nei Paesi Bassi, oltre a quelle generate durante il fine settimana di gara. Inoltre, ha evidenziato che il pilota paga le tasse anche negli altri Paesi in cui guadagna reddito come atleta e, non avendo ulteriori entrate nei Paesi Bassi, non dovrebbe pagare imposte aggiuntive.

Questa situazione evidenzia l’importanza di creare normative fiscali volte a impedire l’evasione fiscale da parte dei ricchi che si spostano verso paradisi fiscali come Monaco. Il caso di Verstappen ha sollevato un dibattito in Olanda sull’opportunità di introdurre una legge simile a quella in vigore in Francia.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.