L’India sta dimostrando una forte volontà di intraprendere la transizione ecologica, offrendo alle Case automobilistiche una seconda chance sul mercato locale. In passato, l’impossibilità di raggiungere buoni risultati era dovuta a tasse elevate, scarsa capacità di acquisto da parte degli automobilisti e problemi logistici. La situazione potrebbe cambiare con l’arrivo dei veicoli elettrici. MG, l’unità locale della cinese SAIC, Renault, Nissan e Volkswagen stanno valutando l’India come un potenziale mercato da sviluppare. Tuttavia, nel 2020 solo l’1,3% dei veicoli passaggeri venduti in India era costituito da veicoli elettrici, a causa del costo maggiore rispetto alle auto tradizionali e del ridotto numero di stazioni di ricarica pubbliche.
Nonostante il basso tasso di adozione, MG ha annunciato la volontà di crescere sfruttando il nascente mercato dei veicoli elettrici indiano. La Casa prevede di lanciare quattro o cinque modelli a zero emissioni entro il 2028 e di arrivare, in quell’anno, ad avere il 75% delle entrate proprio dalle auto a batteria. Per questo sta costruendo un secondo stabilimento per la produzione di veicoli elettrici e un’unità di assemblaggio delle batterie nello Stato occidentale del Gujarat. Hyundai Motor investirà oltre 2,2 milioni di euro in un ecosistema di veicoli elettrici nel Tamil Nadu, prevedendo l’installazione di 100 stazioni di ricarica e la produzione di 178.000 unità di batterie all’anno. Anche Volkswagen e Tesla stanno considerando l’India come un mercato promettente per i veicoli elettrici. Renault e Nissan invece investiranno circa 600 milioni di dollari in India per espandere la loro gamma di auto.
In conclusione, l’India si prepara ad accogliere le auto elettriche sul suo mercato, offrendo alle Case automobilistiche una grande opportunità per imporsi. Nonostante il basso tasso di adozione, le aziende stanno puntando sul potenziale del mercato indiano e stanno investendo per creare un’economia di scala e incrementare la produzione di veicoli elettrici.
