La crescita delle auto elettriche è legata ovviamente ai prezzi. Attualmente, le EV hanno costi d’acquisto iniziali più alti rispetto alle controparti termiche, anche se è vero che le vetture a batteria fanno risparmiare durante il ciclo di vita, fra agevolazioni fiscali e poca manutenzione.
Nei prossimi anni, comunque, BEV ed endotermiche costeranno allo stesso modo e ciò darà ulteriore slancio alla transizione elettrica. Già, ma quando?
Secondo Jim Farley, CEO di Ford, la parità di prezzi verrà raggiunta nel 2030. Per il numero uno della Casa americana, quindi, bisognerà aspettare almeno la seconda o terza generazione dei modelli attuali prima di raggiungere questo importante obiettivo.
Sempre stando a Farley, tra il 2030 e il 2035 le auto elettriche costeranno meno delle termiche in virtù della loro maggiore semplicità di assemblaggio. Ciò sarà possibile grazie al minor numero di componenti e a batterie più piccole e costruite con materiali più economici.
Inoltre, nelle previsioni dell’Ovale Blu, ci saranno meno costi legati alla distribuzione, dato che tante vetture saranno vendute online. E crescerà il fatturato derivante dalla vendita di abbonamenti a servizi digitali per clienti privati e flotte aziendali.
Il discorso della parità di prezzo fra auto elettriche e termiche, comunque, tiene banco da diverso tempo. Secondo Envision, questa verrà raggiunta già nel 2026, mentre in Svezia il Governo ha interrotto gli incentivi affermando che non sono più necessari, visti i prezzi di listino sostanzialmente vicini alle vetture endotermiche.
Infine, c’è da segnalare la riflessione di Arno Antlitz, cfo del Gruppo Volkswagen, che parla del 2025 come l’anno in cui i due tipi di alimentazione daranno gli stessi profitti alle Case. Ovviamente, ciò non riguarda i listini, ma solo i margini ricavati dai brand dalla vendita dei modelli. Ma è un primo passo.
