I prezzi delle ricariche elettriche sono troppo elevati e questo sta ostacolando la diffusione dei veicoli elettrici. Marco e Luca, due lettori di Vaielettrico, si lamentano dei costi esorbitanti delle ricariche, sia presso le colonnine di ricarica pubbliche che presso le stazioni di ricarica domestica. In risposta alle loro preoccupazioni, il team di Vaielettrico spiega che è necessario ridurre le tariffe per incentivare l’uso dell’elettrico. La schermata allegata da Marco mostra il costo di una ricarica lenta con il contratto Audi charging, che ammonta a 1 euro al kWh, un prezzo decisamente elevato. Marco fa notare che ha recentemente caricato la sua auto presso una colonnina Ionity al costo di circa 20 euro per 54 kWh, un prezzo molto più conveniente. Nonostante i costi elevati delle ricariche pubbliche, sia Marco che Luca sottolineano che riescono a ricaricare l’auto a casa o al lavoro a prezzi molto più bassi. Tuttavia, entrambi evidenziano che questa politica dei costi elevati renderà difficile convincere le persone scettiche ad adottare l’auto elettrica. In una risposta, Vaielettrico spiega che i gestori delle colonnine di ricarica comunicano i propri prezzi senza fornire spiegazioni particolari. Inoltre, gli investimenti necessari per installare nuove colonnine sono molto costosi e i gestori devono cercare di recuperare questi soldi tramite i costi di ricarica. Tuttavia, in altri Paesi come la Francia, alcuni operatori, come Ionity e Tesla, hanno iniziato a ridurre le tariffe, offrendo un esempio che speriamo sia seguito anche in Italia. Infine, Vaielettrico fa notare che una corretta informazione sulle tariffe e sui costi delle ricariche potrebbe essere più importante degli incentivi per promuovere l’adozione dell’auto elettrica.
