La Formula E svela il segreto: scopriamo il suo cuore pulsante!

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La Formula E, il campionato elettrico che sta volgendo al termine della stagione, ha fatto tappa a Roma in un fine settimana caldissimo. Purtroppo, il caldo estremo ha avuto un impatto negativo sulla presenza del pubblico, che è stato ben inferiore rispetto alle edizioni precedenti. Nonostante ciò, il pilota Jake Dennis è emerso come protagonista della gara romana, mettendosi in una posizione vantaggiosa per la conquista del titolo mondiale.

Le monoposto della Formula E hanno subito importanti cambiamenti nella stagione attuale. La Gen.3 ha introdotto vetture più moderne e potenti, con un design completamente rinnovato. Le nuove vetture hanno una forma a cuneo e un peso ridotto di 60 kg, passando da 900 a 840 kg. Questa riduzione di peso ha incrementato l’agilità delle auto, specialmente sui tracciati cittadini, che ospitano la maggior parte delle gare di questo campionato.

Dal punto di vista tecnico, le vetture della Formula E sono spinte da due motori elettrici. Il motore posteriore è in grado di generare una potenza massima di 470 cavalli, pari a 350 kW, un aumento di 100 kW rispetto all’anno scorso. Il motore anteriore, invece, viene utilizzato per massimizzare la frenata rigenerativa dell’energia, raggiungendo una potenza di 250 kW e un recupero massimo di ben 600 kW. Le vetture riescono a percorrere la stessa distanza utilizzando solo il 60% dell’energia consumata dalle vetture della Gen.2. Le batterie, che hanno una capacità lorda di 47 kWh, sono prodotte dalla Williams e sono riciclate.

Per quanto riguarda il telaio, le monoposto della Formula E sono costituite da una monoscocca in fibra di carbonio e composito a nido d’ape. La collaborazione tra Spark, Dallara e Williams ha permesso di sviluppare un’auto performante e sicura. La velocità massima dichiarata delle vetture è di 322 km/h, anche se durante le gare questo picco non viene mai raggiunto a causa dei brevi rettilinei tipici dei tracciati urbani.

La Gen.3 ha migliorato notevolmente le performance delle vetture, con tempi sul giro che si sono ridotti di 4-5 secondi rispetto al passato. Nonostante le migliori prestazioni e gli spettacolari duelli e sorpassi in pista, la Formula E fatica ancora ad attirare l’attenzione del pubblico. Anche a Roma, nonostante le gare emozionanti, non si è registrato un grande afflusso di spettatori.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.