Il trimestre boom del fotovoltaico ha influenzato positivamente le nuove installazioni rinnovabili in Italia, anche se i grandi impianti sono ancora molto limitati, rappresentando solo lo 0,03% dei nuovi allacciamenti. Tuttavia, ci sono diverse buone notizie in arrivo. Ad esempio, la società internazionale Hive Energy sta cedendo quattro nuovi progetti agrivoltaici a GreenIT, una joint venture tra Plenitude e Cassa Depositi Prestiti, che avranno una capacità installata complessiva di 200 MW. Questi impianti si trovano in Puglia, Sicilia e Lazio e saranno consegnati e pronti per la realizzazione entro i prossimi mesi.
Questa è la prima operazione di questo tipo portata a termine in Italia da Hive, che attualmente sta sviluppando oltre 10.000 MW di progetti ad energia rinnovabile in tutto il mondo, con un investimento totale di 1,5 miliardi di euro. In Italia, attraverso SunLeonard Energy, Hive ha una pipeline di progetti per oltre 700 MW. Una volta entrati in funzione, questi impianti agrivoltaici forniranno energia elettrica equivalente al fabbisogno di circa 150.000 abitazioni.
Stefano Salerno, Country Manager Italia di Hive Energy, ha commentato: “Sono molto contento di aver raggiunto questo importante e ambizioso traguardo. Attendiamo con ansia l’autorizzazione e la costruzione di questi progetti e del loro contributo nell’accelerare la transizione energetica in Italia”.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato quasi 60 miliardi di euro per promuovere la rivoluzione verde e la transizione ecologica fino al 2026, con l’obiettivo di porre fine alla dipendenza dall’energia prodotta dal carbone entro il 2025. Questa strategia porterà l’energia rinnovabile in prima linea entro il 2030, con circa due terzi dell’energia elettrica del Paese proveniente da fonti pulite.
Secondo l’Osservatorio FER realizzato da ANIE Rinnovabili, nei primi tre mesi del 2023 sono stati installati complessivamente 980 MW di nuova potenza, segnando un aumento del 116% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il fotovoltaico ha rappresentato la maggior parte delle nuove installazioni, con 882 MW (+104%). L’eolico ha contribuito con 94 MW (+761%), mentre l’idroelettrico ha avuto un incremento minimo di soli 5 MW (-53%). Nel complesso, sono stati collegati alla rete poco più di 93.000 impianti, ma la maggior parte di essi ha una capacità inferiore ai 10 kW (il 91% del totale), mentre solo lo 0,03% supera 1 MW di potenza. Con una media mensile di 294 MW installati, il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, è possibile ipotizzare che nel 2023 verranno installati circa 3,5 GW di fotovoltaico.
Per quanto riguarda l’eolico, nel primo trimestre del 2023 sono stati collegati alla rete tre impianti con una potenza superiore a 5 MW: uno in Puglia con una potenza di 12,6 MW, uno in Sardegna con una potenza di 30 MW e l’ultimo sempre in Puglia con una potenza di circa 40 MW.
Tuttavia, l’Osservatorio evidenzia che la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta solo il 30% del fabbisogno elettrico nazionale a causa della siccità che sta colpendo l’Italia e ha portato a una riduzione della produzione di energia idroelettrica. Questa percentuale è in linea con i valori registrati nello stesso periodo dell’anno precedente, ma è probabile che aumenti nei mesi primaverili ed estivi, quando la produzione da fotovoltaico raggiunge il suo picco.
Per quanto riguarda i prezzi dell’energia, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) è diminuito da circa 245 €/MWh nell’ultimo trimestre del 2022 a 174 €/MWh a gennaio e a 105 €/MWh a giugno.
Infine, l’Osservatorio sottolinea che le lunghe e complesse procedure autorizzative continuano a rallentare lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Attualmente, su circa 29 GW di progetti fotovoltaici in fase di valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), solo 0,8 GW hanno ottenuto il parere favorevole. Per quanto riguarda l’eolico, sono attualmente in valutazione 12 GW di progetti.
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