Navigare verso un futuro sostenibile: Pyxis Ocean, la vela che riduce il consumo di carburante del 30%

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La nave Pyxis Ocean sta attualmente navigando tra la Cina e il Brasile con un obiettivo energetico molto importante: testare l’efficienza delle sue innovative vele hi-tech, che misurano 37 metri e mezzo in altezza e 20 metri in larghezza, nel risparmio di carburante fossile. Questo segna un ritorno importante delle vele nel settore del trasporto merci. Tuttavia, il settore del trasporto passeggeri non è da meno, con progetti come il Neoliner di Corsica Ferries che stanno esplorando l’utilizzo di vele simili.

Il test sperimentale delle vele sulla Pyxis Ocean è stato finanziato dall’Unione Europea attraverso il progetto Horizon e ha coinvolto Cargill, un’importante multinazionale nel settore alimentare, BAR Technologies e Yara Marine. Queste vele non sono fatte di materiali tradizionali come la tela, ma sono realizzate con materiali innovativi che consentono loro di essere alte fino a 37,5 metri. Possono essere facilmente montate sul ponte delle navi da carico per sfruttare la forza del vento. Il loro utilizzo è reso ancora più semplice da un sistema automatizzato che permette di ripiegarle con un semplice pulsante.

Si stima che l’implementazione di queste vele sulle nuove navi possa portare a un risparmio medio di carburante fino al 30%. Tuttavia, la sfida consiste nell’adattare questa tecnologia alle navi esistenti, che costituiscono ancora una grande parte della flotta mondiale di navi da carico e di tutte le navi in mare. Ad esempio, la Pyxis Ocean ha solo cinque anni, ma le navi che hanno fino a nove anni di età rappresentano il 55% delle navi da carico e il 51% di tutte le navi in mare. Questo dimostra l’importanza di trovare soluzioni di retrofit che possano facilitare i processi di decarbonizzazione.

BAR Technologies e Yara Marine Technologies sono già al lavoro per costruire centinaia di vele alari entro i prossimi quattro anni e stanno anche studiando nuove soluzioni per migliorare la forma dello scafo delle navi. La ricerca nel settore si concentra anche su diversi combustibili e soluzioni tecnologiche, come l’uso dell’idrogeno. Vengono valutati diversi tipi di combustibili, come i biocarburanti e l’ammoniaca, mentre il gas naturale liquefatto viene considerato poco sostenibile a causa delle forti perdite. Insomma, la ricerca sta esplorando molte strade per ridurre l’impatto ambientale del settore, con le vele di ultima generazione e l’alimentazione elettrica da terra che sembrano offrire ottimi risultati.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.