L’azienda di Wolfsburg vende WeShare, il suo servizio di car sharing elettrico fondato nel 2019 a Berlino, con l’obiettivo di espandersi nelle principali capitali europee. Attualmente invece conta solo 2.000 veicoli (ID.3 e ID.4) in due città tedesche: Berlino e Amburgo. Per un totale complessivo di 200.000 fruitori.
La decisione deriva dallo scarso peso economico che ha avuto WeShare per le casse di Volkswagen, come dichiarato dallo stesso CEO Christian Dahlheim: “WeShare non fa soldi oggi”.
Tutto ciò in linea con altre case automobilistiche come Mercedes e BMW, costrette anche esse a vendere il loro servizio di car sharing: ShareNow, che è stata venduta a Free2Move del gruppo Stellantis.
L’acquirente, la startup Miles Mobility, possiede invece 9.000 veicoli soprattutto a combustione, sparsi nelle principali otto città tedesche e anche nelle due città belghe di Bruxelles e Gand. Inoltre, a partire dal prossimo anno, il gruppo Volkswagen fornirà alla società berlinese 10.000 veicoli elettrici con marchi Audi, Volkswagen e Seat/Cupra. Al momento non si conoscono i dettagli finanziari di questi accordi.
Volkswagen e l’acquisto di Europcar
Il gruppo tedesco non desidera abbandonare del tutto il mercato di car sharing, come si può notare dalla recente assimilazione della società di autonoleggio francese Euopcar. Con questo ampliamento la società punta a diventare leader nel settore della mobilità fornendo un’ampia gamma di prestazioni come il noleggio auto con abbonamento per diversi mesi, il ride sharing e il car sharing. Questo progetto è in continua espansione, tanto che si prospetta per il 2025, l’arrivo del primo servizio a guida autonoma del gruppo.
