La notizia relativa alla salita dei prezzi del carburante è senza precedenti: ci si parla di un possibile superamento dei 4 euro al litro, un’idea che lascia gli italiani senza parole.
La transizione verso forme di energia più sostenibili sta incontrando diversi ostacoli, soprattutto in Europa, a causa dell’aumento dei costi nel settore automobilistico e della produzione rallentata causata dalla pandemia da Covid-19 e dai conflitti mondiali in corso. Tuttavia, i cambiamenti non coinvolgono solo i veicoli e i loro motori, ma anche il tipo di carburante utilizzato.
L’Unione Europea ha deciso di vietare la benzina e il diesel a partire dal 2035, ma ha concesso una deroga per i carburanti sintetici, noti come E-Fuel. I motori a combustione interna potranno essere utilizzati solo se alimentati da questo tipo di combustibile, ma a prezzo proibitivo.
Il costo di produzione degli E-Fuel è di 4,50 euro al litro, ma si prevede che possa abbassarsi fino a 2,80 euro al litro entro il 2030. Tuttavia, questo importo rimane molto elevato e renderebbe l’uso di vetture tradizionali molto costoso per i proprietari, soprattutto considerando le accise e le imposte diverse per ogni paese.
Ci sono previsioni ottimistiche per il futuro, con stime che prevedono un costo più contenuto entro il 2050, ma rimane comunque incerto quanto gli E-Fuel possano essere accessibili per la maggior parte delle persone.
In generale, l’ascesa dei prezzi dei carburanti e l’introduzione di nuove tecnologie sta creando incertezza e preoccupazione tra i consumatori, e l’impatto sul mercato automobilistico potrebbe essere significativo. Non resta che attendere e vedere come si evolveranno le nuove forme di energia e come questi cambiamenti influenzeranno la vita quotidiana delle persone.