Il Canada, seguendo l’esempio dell’Unione europea, ha deciso di vietare la circolazione dei veicoli a benzina e gasolio entro il 2035, permettendo solo l’uso di veicoli a zero emissioni. Il ministro dell’Ambiente Steven Guilbeault ha sottolineato l’importanza di questa misura nel combattere il cambiamento climatico, considerando che i trasporti rappresentano il 22% delle emissioni di gas serra del Canada.
Il governo canadese ha previsto che entro il 2026 il 20% dei veicoli immatricolati dovrà essere elettrico o a idrogeno, con l’obiettivo del 60% entro la fine del decennio. Tuttavia, il Canada è già in vantaggio rispetto agli Stati Uniti, con una quota del 12,1% di veicoli elettrici venduti nell’ultimo trimestre dell’anno.
I veicoli ibridi plug-in, elettrici o alimentati da celle a combustibile a idrogeno saranno un obbligo a partire dal 2035, seguendo il modello della California, che ha ispirato anche altri 17 stati degli Stati Uniti. Nonostante queste misure, l’industria automobilistica canadese ha espresso preoccupazioni sulle sfide legate ai costi dei veicoli elettrici e alla carenza di infrastrutture di ricarica.
Il premier Justin Trudeau si è impegnato a ridurre le emissioni di gas serra del 40-45% rispetto ai livelli del 2005 entro il 2030, rendendo la lotta al cambiamento climatico una priorità del governo. Inoltre, il Canada rimane uno dei Paesi con il più alto consumo di energia pro capite, ma il governo è determinato a perseguire obiettivi ambiziosi per combattere il cambiamento climatico.
